Una maratona corsa ai piedi del castello di Neuschwanstein

Ludwig II, quarto re di Baviera, è una delle figure storiche più affascinanti, controverse e misteriose della storia moderna. Alla morte del padre nel 1864, fu incoronato re di Baviera, acclamato e adorato dai propri sudditi che vedevano nel bellissimo giovane, nella sua elegante uniforme, un sovrano ideale. Non potevano sapere che il promettente Ludwig avrebbe presto mostrato gravissime mancanze nel proprio mestiere di regnante, allontanandosi spesso dai propri doveri e dalle proprie responsabilità e fuggendo, a volte letteralmente, dal proprio trono, per rifugiarsi nei luoghi sicuri della propria fantasia, luoghi a cui avrebbe poi dato forma e corpo, con la costruzione di favolosi castelli, grotte artificiali e giardini esotici.

Era da qualche anno che nella mia testa passava l'immagine di una maratona corsa ai piedi del castello di Neuschwanstein.... e quale occasione migliore, del 22 luglio, giorno della maratona? Anzi... della "Romantik Marathon Koniksschlosser"... ???
Peccato solo per la tanta tanta pioggia.... e poi peccato per....
Arrivati nel parcheggio sotto il castello di Biancaneve, la prima delusione: attorno al castello (fortunatamente solo nella parte che guarda la vallata) sono montate le transenne per la manutenzione!!! Ma come??? Sono venuto fino qui per vedere un castello impacchettato nei teli?????? Beh dai, sul versante più bello è tutto ben visibile, e gli interni sono regolarmente accessibili....

Anche Fussen è veramente una città carina e simpatica, e meriterebbe di sicuro più attenzione: non è solo l'appendice di Neuschwanstein! Ha un piccolo, ma bel centro storico con delle case riccamente decorate e affrescate. È una tipica cittadina bavarese: pulita, gradevolmente ordinata e con tutti i prati e giardini perfettamente a posto.
Frau Suzanne ci aspetta nel suo B&B... e la nostra stanza (in realtà una suite) ci aspetta con il letto con materasso ad acqua!!! Esperienza anche quella.....

Wagner divenne presto il primo interesse del sovrano, il quale nutriva per il compositore una vera e propria adorazione mistica. L'imponente carteggio fra i due e' noto, ed altrettanto nota e' la quantità di denaro che Ludwig (che era divenuto suo mecenate) spese per il mantenimento del capriccioso musicista, la cui persona fu ben presto avversata dai cittadini di Monaco, dal Parlamento e dal gabinetto del re, al punto da costringerlo ad un forzato esilio, lontano dal suo "diletto", "divino", "grazioso" dispensatore di fortune.
Ludwig, è risaputo, era più attratto dal sesso maschile, condizione questa che gli portava - era un fervente cattolico - grande sconvolgimento d'animo e desiderio di espiazione dei peccati che spesso faticava a non commettere.

Domenica mattina: la partenza della maratona è prevista per le 7:30.
Mi dico che probabilmente è per evitare di correre sotto il caldo... non supereremo mai i 13 gradi di temperatura, neanche a mezzogiorno!!!
La fotografia di pochi minuti prima della partenza sta diventando una noiosa ripetizione: ombrello in mano, pronto a chiuderlo per iniziare l'immersione in apnea!
Si girano i laghi: il primo è il Hopfensee, poi il Forggensee, e lo Schwansee... spesso su strade forestali sterrate, impregnate d'acqua dove saltare le immense pozzanghere....

Nell'estate del 1886 il re fu dichiarato pazzo e fu prelevato da una delegazione governativa nel suo castello di sogno di Neuschwanstein. Ludwig, spogliato della propria sovranità da un manipolo composto proprio da quegli omuncoli grigiastri che tanto aveva odiato, si lasciò condurre, dopo un tentativo di fuga, al proprio castello di Berg presso il lago di Starnberg, luogo che era stato designato per la sua prigionia. Le finestre della residenza erano state sbarrate e la persona del re era seguita da infermieri e un dottore. La sera del 13 giugno, Ludwig II venne rinvenuto morto nel lago di Starnberg.
Accanto a lui, il corpo del medico che aveva compilato la dichiarazione della sua insanità mentale.

Siamo al 20° km.: un capriolo esce dal bosco e si ferma in mezzo alla strada sulla quale stiamo correndo. Non si sposta fino all'ultimo istante, quando si fa in là di soli un paio di metri per lasciarci passare. Ci guarda incuriosito, forse non capisce perchè stiamo correndo sotto quella pioggia. Io mi emoziono tantissimo, e balbettando guardo il resto del gruppetto accennando con il mio perfetto tedesco ".... ma... ma.... ma.... avete visto?????...."
La loro freddezza mi delude... avranno pensato "...ach, kvezti Italianen.... mai fisto un kapriolen...!!!"

Dopo tre ore e cinque minuti arrivo nel centro di Fussen accolto dalla banda.... sono dodicesimo assoluto, ora sono a 115 maratone e, con quelle condizioni climatiche, arrivo in fondo con una consapevolezza: quel cronometro dice che sono andato forte, e che non passerà tanto per tornare a correre una buona maratona.

Il mistero della morte del re è ancora irrisolto, e poco qui interessa la soluzione dell'enigma. Moriva l'ultimo re romantico, incapace di adattarsi al grigiore dell'ottocento e alla freddezza dell'etichetta, l'ultimo sovrano assoluto, colpevole di aver immaginato di poter essere un re medievale nobile e fiero in un'epoca in cui onore e valore altro non erano che parole scribacchiate in qualche polveroso libro di leggende